Non è una novità assoluta, visto che è già da qualche tempo che viene prodotto e utilizzato: ksplice è un servizio (a pagamento) offerto da ksplice.com che permette di tenere aggiornato il proprio kernel con l’ultimissima release (si parla di ore non giorni) senza, e sottolineo SENZA, la necessita del reboot.
La cosa doppiamente interessante è che per Ubuntu tale servizio è gratuito ( da oggi è gratuito anche per Fedora 13 ).
Questo meccanismo consente di eliminare uno degli ultimi retaggi negli aggiornamenti windowsiani: aggiornamento = riavvio!
La quasi totalità degli update di sistema viene fatta ormai senza la necessità del riavvio e questo servizio consente di eliminare quindi l’ultimo ostacolo: l’aggiornamento del kernel.
Ora, a parte l’eliminazione del retaggio, quando è utile? Quando è necessario avere il server on-line costantemente, evitando disservizi ma soprattutto evitando che il riavvio provochi conseguenze su server terzi collegati, in qualche modo, a quello in aggiornamento.
I prezzi sono abbastanza contenuti ed il sito aiuta a valutare l’impatto della spesa con un’analisi chiara di costi/benefici.
Siamo vicini oramai ai server ever-on-line?